COLESTEROLO BASSO
PER AMMALARSI MEGLIO
Da molti anni, siamo stati
convinti che è meglio avere un colesterolo basso, grazie ad un’intensa
campagna informativa globale sui pericoli del colesterolo
elevato,
Di conseguenza si sono depositate nella testa di milioni
di persone molte convinzioni in proposito, spesso distanti sia dalla realtà
rappresentata negli studi più recenti, sia dalle importanti funzioni biologiche
svolte dal colesterolo.
Cominciamo ad esempio dall’alimentazione.
Leggiamo sui giornali e sul web: “diete e menu per colesterolo alto”,
“i cibi migliori per trattare l’
ipercolesterolemia”, “diete che prevengono e curano il colesterolo elevato”…
Se vogliamo essere
chiari su questo aspetto, dovremmo specificare che la
dieta influenza i livelli di colesterolo solo per il 20%! E il resto?
In una visione più ampia, superando l’ansia-da-colesterolo
(creata ad hoc?), è proprio tutto vero quello che ci viene raccontato sul
colesterolo o c’è dell’altro?
Dal 1987, anno in cui esordirono sul mercato le statine, ad
oggi, sono state acquisite molte conoscenze sia sui farmaci che riducono il colesterolo,
sia sulle funzioni del colesterolo stesso.
Dopo quella data abbiamo
dovuto attendere fino al 2008 prima che potessero essere rivelati finalmente gli effetti collaterali delle statine,
nascosti in precedenti ricerche in mezzo ai dati non
pubblicati.
Oltre a ciò, sempre sulle statine
scopriamo nel 2011, grazie ad un’indagine, che abbraccia molteplici studi,
condotta dalla prestigiosa Cochran Collaboration, un’altra amara verità: sono insufficienti le prove atte a stabilirne la sicurezza e
l’efficacia contro ictus ischemico acuto e TIA.
Questi scheletri nell’armadio dovrebbero accendere
qualche dubbio sui farmaci che riducono il colesterolo e su tutta la teoria del
colesterolo.
Nello studio si legge
che in alcuni casi la Cochrane ha dovuto contattare direttamente i responsabili
delle ricerche per farsi dare i dati non pubblicati.
Già, perché i ricercatori
possono scegliere quali dati rendere pubblici e quali no, mettendo
così in difficoltà i medici nella scelta terapeutica; e chissà, magari fra 20
anni conosceremo anche il numero delle morti “aiutate” dagli effetti
collaterali delle statine.
Quanto tempo ancora sarà necessario prima di ammetter che
un colesterolo basso molto probabilmente non è la strada più giusta né quella
più salubre?
In un mondo di
informazioni che a tutti i livelli, dalle università
mediche ai media più popolari, si incanalano e
si esprimono principalmente gli interessi farmaceutici, potresti
godere di una boccata di aria fresca nel leggere ricerche che invece
evidenziano i pericoli del colesterolo basso e i benefici per la salute del
colesterolo.
Ad esempio, un
colesterolo basso ha conseguenze non solo preoccupanti, ma anche
fuorvianti: può
portare a violenza verso se stessi e gli altri è stato collegato a
invecchiamento precoce, morte ed altri effetti negativi sulla salute.
Colesterolo basso per ammalarti
meglio
Il colesterolo è necessario per evitare l’aggressività!
Da oltre 30 anni si sa
che un colesterolo basso è associato a tendenze
abitualmente violente, delinquenziali ed omicide
sotto l’influenza dell’alcool.
Da allora, diversi altri
studi hanno confermato o esplorato il legame colesterolo basso/violenza.
Un articolo pubblicato
sul British Journal of Psychiatry del 1993, offre una possibile spiegazione a
questa associazione:
“Una delle funzioni della serotonina nel
sistema nervoso centrale è la soppressione degli impulsi verso comportamenti
dannosi.
Un basso livello di
colesterolo diminuisce il numero di recettori della serotonina.
Dal momento che gli
scambi di colesterolo nella membrana cellulare avvengono liberamente con il
colesterolo circostante, una concentrazione ridotta di colesterolo nel sangue
può contribuire ad una diminuzione della serotonina cerebrale, riducendo la“ soppressione
del comportamento aggressivo”.
Non a caso, secondo
diversi rapporti scientifici recenti, le statine contribuiscono ad aumentare
irritabilità e/o aggressività.
Il colesterolo è necessario per combattere il cancro
La relazione inversa,
esistente tra livelli di colesterolo ed esposizione al rischio di una varietà
di tumori e alla mortalità associata al cancro, è nota dalla fine degli anni
’80
Da allora, la
connessione colesterolo-basso/cancro è stata confermata più volte.
Persino se si aggiunge del colesterolo LDL (“quello
cattivo”) ad una coltura di cellule leucemiche
altamente maligne e resistenti ai farmaci, queste ultime perdono la
loro resistenza alla chemioterapia. Incredibile vero?
Uno studio del 1996
pubblicato su JAMA (Journal of American Medical Association) mostra chiaramente
che tutti i farmaci (non solo le statine) che
abbassano il colesterolo, compresi i fibrati, causano il cancro (alle stesse
dosi) tanto nei ratti quanto negli esseri umani.
I ricercatori, in particolare, concludono che il trattamento
farmacologico a base di statine e fibrati dovrebbe essere evitato se
non in pazienti che a breve termine hanno
un alto rischio di malattia coronarica.
E’ stato identificato un
meccanismo attraverso il quale i farmaci che inducono un colesterolo basso
possono causare il cancro.
Su Nature Medicine, il Dr. Michael Simons dimostra che le
statine imitano una sostanza nota come fattore di crescita endoteliale vascolare
(VEGF)
Il VEGF promuove la crescita di nuovi vasi sanguigni, un
processo noto come angiogenesi. Mentre l’angiogenesi può aiutare la crescita
delle arterie, il beneficio è rapidamente negato
dalla potenziale di crescita del cancro
A ben vedere, la maggior parte degli studi sulle statine
in cui si nega il nesso con il cancro hanno una durata per lo più uguale o
inferiore ai 5 anni.
Anche il fumo di
sigaretta, sappiamo provoca il cancro, ma non è corretto rivalutare il rischio
prendendo in esame solo i primi 5 anni di esposizione.
Il colesterolo è necessario per evitare
un ictus emorragico
Ci sono due tipi di ictus:
Ischemico cerebrale
Interruzione improvvisa del flusso di sangue e di ossigeno al cervello.
Emorragico
Rottura di un vaso sanguigno nel cervello e conseguente sanguinamento.
In
teoria, si suppone che una quantità
eccessiva di colesterolo ossidato possa essere la causa dell’ictus ischemico.
Tuttavia, il rischio di
emorragia cerebrale aumenta quando i livelli di colesterolo sono bassi.
Già nel lontano 1994 sul
British Medical Journal, in un articolo intitolato, “Valutare possibili rischi
di riduzione del colesterolo sierico,” i ricercatori avvertivano che l’unica causa di decesso imputabile alla bassa concentrazione
di colesterolo nel siero è stata un ictus emorragico.”
Altri studi confermano
questa associazione.
E’ stato osservato un alto rischio di ictus, a carico
delle principali arterie cerebrali in popolazioni a basso rischio di malattia
coronarica, non dovuto ad aterosclerosi.
I ricercatori ritengono che tra le cause delle lesioni
nelle arterie intracerebrali possa esserci un basso livello di colesterolo
Più precisamente in Cina
e in Giappone, dove i livelli sierici di colesterolo
corrispondono ai due terzi al di sotto dei livelli occidentali, l’ictus
emorragico costituisce il 42 per cento di tutti gli ictus.
Il colesterolo è necessario per la memoria
Un basso livello di colesterolo HDL è stato identificato
come fattore di rischio per il deficit e il declino della memoria nella mezza
età.
Anche nella malattia di Parkinson le concentrazioni
elevate di colesterolo totale sono associate ad una
più lenta progressione clinica della malattia.
I farmaci
ipocolesterolemizzanti quindi danneggiano seriamente il cervello.
Il colesterolo è necessario per la longevità
In un affascinante studio
pubblicato su PLoS nel 2011, la lunghezza dei telomeri è stata collegata ad una
maggiore quantità ematica di colesterolo LDL e totale.
Maggiore è la lunghezza dei telomeri, più alto è il colesterolo
il colesterolo ci aiuta a combattere le infezioni
E’ stato osservato che una
dieta ricca in colesterolo migliora le condizioni dei pazienti con tubercolosi,
portando i ricercatori a suggerire che “il
colesterolo dovrebbe essere usato come misura complementare nel trattamento
antitubercolare.
I farmaci che inducono un colesterolo basso, per inciso,
mostrano proprietà immunosoppressive e immunotossiche, probabilmente in parte a
causa del loro effetto riduttivo sui lipidi.
Dato che il
colesterolo è essenziale per tutta la vita animale ed ogni cellula è in grado
di sintetizzarne a partire da molecole più semplici, non dovrebbero sorprendere
gli studi appena citati
sui significativi benefici per la salute del colesterolo.
Né dovrebbe sorprendere che gli effetti collaterali dei farmaci che
abbassano il colesterolo sono oltre 300.
Per ora basti dire che la pratica medica convenzionale
farebbe bene a ricevere istruzioni sui principi base della biologia, piuttosto
che divenire preda del marketing farmaceutico.
Fonte:
https://www.alleanzadrrath.it/colesterolo-basso-ammalarti-meglio/
https://extraopportunity.wordpress.com/2018/06/24/prova/
per ora impossibile da
raggiungere forse per censura.
Il tutto si collega con
altri studi collegati sulla vitamina D3 che lavora bene assieme a normali dosaggi di colesterolo nel sangue.
Interruzione improvvisa del flusso di sangue e di ossigeno al cervello.
Rottura di un vaso sanguigno nel cervello e conseguente sanguinamento.
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